giovedì 20 settembre 2012

Poesia sui profumi





Profumo è

Profumo è:
l’erba appena tagliata…
l’aria fresca del mattino…

Il muschio che si nasconde tra le felci…
le guance rosee di un bimbo
che odorano di tenero, latte e baci…

Profumo è un giardino di rose
a maggio e l’acacia a giugno…

Il pane appena sfornato che
infonde calore e casa…

L’aria del bosco che è penetrante e forte…
L’odore del mare che sa di cose lontane…

Profumo di acacia che inebria i sensi e stordisce...

Profumo è una giornata di sole in inverno
in cui senti nel cuore il profumo di te:
È l’anima che è in pace con se stessa.

                                (Anna Lacerenza )
Giugno 2012

domenica 16 settembre 2012

Paese

   Paese

Mio piccolo grande paese
steso su un monte,
allungato come un serpente
al sole , ad ovest.

Basta un raggio di sole
per far brillare i vetri
di tante finestre al tramonto.

Tutte affacciate al tramonto
a catturare gli ultimi raggi
che in inverno penetrano
negli angoli più bui.

Per illuminare
anche il cuore più solo
nella speranza della primavera.

Quella primavera
piena di rondini che stridono
intorno al campanile della Chiesa Madre
più delle campane a festa.

Risvegliano forse , anime
 addormentate e perse
dai dolori della vita.

L’estate poi il paese sa di voci,
canzoni, musica e profumi antichi.
Come a voler destare nell’animo
la voglia di vita, di cose remote

nel tempo e nello spazio
ricordi e vite fa , vite andate...
vite dimenticate...


In autunno , quel cielo così azzurro,
in contrasto con la natura dai toni caldi,
il profumo che viene dal bosco, dell’abetina
riempiono di colore e odore le giornate di sole.

Come in una giornata triste
non vedere il grigiore dei pensieri
ma i colori e i profumi della vita.

D’inverno il mio paese è uno spettacolo,
di bianco puro, di ricami di ghiaccio,
odore antico , di camini,
di pane appena sfornato.
Di vicoli chiusi dalla neve,
di voci di ragazzi...

Paese che stai lì
ad accogliere i tuoi figli
andati via per vivere una vita forse migliore,
sei lì che quando tornano li abbracci
con calore, e risvegli i ricordi d’infanzia,
di amore, di nostalgia, i profumi di poveri pranzi,
di persone che c’erano, e di loro resta il ricordo.

Paese , che brilli al sole
come i  giorni felici.
Che brilli ai raggi della luna
piena come le notti
di un amore romantico.

Paese che mi hai accolta
col tuo carico di ricordi,
io come una viandante
stanca e provata
sono ritornata a te
per vivere forse una vita migliore.

Paese che brilli
al sole , ad ovest
come un gioiello
su chi lo sa apprezzare.

Accogli questo mio cuore stanco,
che vuole dirti grazie.
Grazie anche a te
che sei stato la culla della mia infanzia.

Al mio paese
che brilla al sole, ad ovest ,
che brilla ai raggi argentei della luna piena,
ai cuori pieni di speranza e amore.

                (Anna Lacerenza )
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